(Nuclear Blast) Terzo album per Lost Society, band Finlandese che in pochi anni ha raggiunto un certo seguito tra gli amanti dello speed thrash. Con questo lavoro, il quartetto Scandinavo apporta qualche sostanziale cambiamento nel songwriting affiancando a pezzi veloci e tirati, stilisticamente vicini a quelli proposti nelle precedenti releases, brani dalle ritmiche più rallentate, decisamente più oscuri e ricchi di groove. Cambiamenti che risultano evidenti sin dall’opener “I Am The Antidote”, brano coraggioso, soprattutto se messo in apertura, visto che è totalmente differente dalle fucilate thrash a cui la band ci aveva abituato. Il riffing è monolitico e roccioso , con Samy Elbanna che alterna vocals rabbiose e urlate a parti caratterizzate da una timbrica più pulita. “Riot” è cadenzata ed anthemica, dalla marcata matrice hardcore, richiamando alla mente Hatebreed e Sick Of It All. “Mad Torture” riporta i Lost Society in territori speed thrash, con ritmiche sparate a mille, intervallate da mid tempos, un po’ alla Municipal Waste. Pregevole il break melodico centrale, con arpeggi acustici seguiti da armonizzazioni, in un crescendo che conduce al riffone finale. “Hollow Eyes” è nuovamente cadenzata ed epica, impreziosita da uno splendido assolo nella parte conclusiva. La seconda parte dell’album è maggiormente omogenea, con pezzi come “Rage Me Up”, “Hangover Activator” e “P.S.T. 88” che si assestano sul thrash metal a cui i nostri ci avevano abituato, mentre “Only (My) Death Is Certain” è il brano più lungo ed elaborato del lotto, con diversi cambi di tempo e linee vocali piuttosto melodiche, pur mantenendosi aggressive. Un album coraggioso, dove la band tenta soluzioni nuove, bilanciandole con il thrash tirato ed aggressivo che da sempre la contraddistingue.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10