(Nuclear Blast) Nati a Jyväskylä, in Finlandia, osannati per la loro abilità nella material thrash metal, ma anche speed, e ancor di più per l’età dei singoli (tra i 17 e i 19 anni), finiti nella mani di Nino Laurenne (Amorphis, Ensiferum, Lordi) nei Sonic Pump Studios (Finntroll, Sonata Arctica, Omnium Gatherum) e il prodotto finito alla Nuclear Blast, per I Lost Society pare non vi siano limiti al meglio o alle proprie possibilità. Sono bravi, confermo. Un thrash metal fresco ma old school, immediate, da assalto. I singoli che ci mettono tutta l’anima e l’estro, in canzoni spedite, classiche nel tocco e nella conformazione. Si, ci sono rimandi ed è comprensibile visto che è l’old school a caratterizzare le sonorità e quindi si possono rintracciare I canovacci del genere che riprendono da Exodus, testament, Overkill e Anthrax (o qualche menata alla SOD, quindi più sul crossover). Magari ci sono anche altri nomi, ma il concetto alla base di “Fast Loud Death” è dunque molto chiaro. Un thrasher vecchio stampo può andarsi tranquillamente a comprare questo album perché il thrash è rispettato come una sacra reliquia. Perfino la copertina lo fa. La qualità audio è ottima e tutto è devotamente al suo posto. Mi chiedo quale differenza ci sia tra i Lost Society e magari una band altrettanto giovane, meno fortunata (o supportata con mezzi) e che si esibisce in un lavoro stilisticamente simile (questo mese credo di averne ascoltati almeno quattro identiche). Nessuna, ecco la risposta. La differenza è che su questo album c’è il marchio Nuclear Blast e tutto quello che ne consegue. Inoltre i quattro thrashaioli finlandesi dimostrano di “essere sul pezzo” ma non con argomenti propri. Mi fero qui, evitando di fare un’ulteriore considerazione sul thrash metal nel 2013. Un genere che io adoro, sia chiaro, ma son sicuro che se tra qualche giorno avessi voglia di sentirne un po’, non credo tirerò fuori il buon debutto dei Lost Society ma altro.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10