(Hummus Records) Esce esclusivamente in vinile questo strano ma attraente lavoro, registrato in presa diretta, dal vivo, in una stanza. Quel che si sente non ha produzioni, overdubs o produzioni di sorta… è semplicemente quel che è uscito dagli amplificatori per finire direttamente su un nastro a 24 tracce. La storia dietro il progetto vede il rocker Louis Jucker dei Coilguns (anche ex bassista dei tedeschi The Ocean Collective) il quale ha pubblicato l’album solista“Kråkeslottet” l’anno scorso (sempre per Hummus Records), album poi portato in tour con il resto dei Coliguns per dar forma ad una band… ovvero un’altra incarnazione dei Coilguns stessi. Gli arrangiamenti scatenati in sede live hanno riscosso un certo successo, più di quello che gli artisti si aspettavano… pertanto a fine tour è nata l’idea di riprodurre in studio ciò che si era fatto sui palcoscenici, dando vita a questa produzione. Se L’album originale di Jucker suonava atmosferico e folk, l’iniezione della componente scatenata del resto dei Coilguns ha dato vita ad un mostro diverso, ad una sequenza di brani ricca di energia, di grinta… creando quindi un qualcosa di nuovo, in qualche modo originale e creativo. Un ascolto che offre profondità emotiva, sporcizia punk, intimità folk e pure country. Sonorità classiche che si intrecciano con avant-garde, ambient e new age. Un album interessante per ascoltatori esigenti e dalla mente aperta!
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10