(Nuclear Blast Records) “Fallen Angel” infiamma da subito con il suo riff svelto tra Deep Purple e Black Sabbath, con passo svelto e un fare trascinante. “At The Mortuary” presenta invece un riff cadenzato ma è una canzone che ha i suoi momenti agili con Johanna Sadonis a entrare e uscire da situazioni melodiche, in particolare il ritornello, che celebrano una canzone riuscita, con quell’anima gotica che emerge e nascondersi al contempo. La qualità dell’album sembra impennarsi canzone dopo canzone e in particolare “Slow Dance In A Crypt” ha un suo tocco malinconico, struggente quanto maledetto nel suo pathos tra gothic e hard rock vecchio stampo dai riflessi blues. “Maculate Heart” è un’altra canzone frizzante, agile, con una base ritmica energica, ma è “The Dead Don’t Speak” che si mette in mostra con una andatura ricca, elaborata, un drumming su di giri e un arrangiamento delle chitarre tra blues, doom e il giusto estro della band. La conclusiva, delle nove composizioni totali, è “Nothing Left To Lose But My Life”, una piccola gamma nonostante sia un semi-blues carico di groove e di un’atmosfera un po’ saturnina e, soprattutto, dominata da Johanna Sadonis che brilla come sua abitudine. “Lucifer V” è un album appagante, ben registrato e prodotto, ricco nel suo essere per via di un lavoro autoriale brillante e a tratti elegante.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10