(High Roller Records) Una delle caratteristiche delle band sudamericane di heavy metal classico è quella di pescare influenze dalle due sponde dell’Atlantico: suoni british e americani si mescolano spesso insieme, con risultati talora interessanti… I cileni Lucifer’s Hammer sono al terzo disco e mostrano appunto questa tendenza. Il brevissimo “The Trip” (7 brani per meno di 32’) si apre con “The Oppression” e il suo riff, che ricorda molto gli Eternal Champion; chitarre in libertà per la variegata “The Forest of Tar Tac”, mentre “Land of Fire” sceglie di avvicinarsi alla NWOBHM più patinata e più smaccatamente anni ’80, sullo stile dei Tokyo Blade o dei primi Blitzkrieg. Laccata anche “Illusion”, che contiene parti strumentali di valore; solo la conclusiva “I believe in you” sceglie l’atmosfera rispetto alla velocità, regalando qualche passaggio slow di spessore, e andando a finire quasi in ambito hard’n’heavy. Un sentito omaggio al metallo più ‘originario’…
(René Urkus) Voto: 7/10