(autoproduzione) Il basso è uno strumento che non si finisce mai di sottovalutare, soprattutto nel metal, dove riveste spesso un ruolo importantissimo nel dare la struttura ritmica al brano, assieme alla batteria. E mentre per la chitarra è facile costruirci attorno un album solista dedicato allo strumento, per il basso le cose si complicano non poco. Prima di tutto non è facile trovare dei bassisti capaci, in grado di far risaltare la propria personalità; senza contare che proprio per il basso è difficile creare brani interessanti e strutturati in modo tale da colpire l’ascoltatore in modo da fargli apprezzare un disco costruito attorno allo strumento dalle quattro corde. E Manca riesce appieno in questo intento, confezionando cinque tracce che trascinano e coinvolgono grazie ad un sound che sembra una via di mezzo tra il prog d’alta scuola e una colonna sonora. Tempi e strutture più emotive che complesse, in grado di trasmettere emozioni in modo immediato e diretto, senza mai risultare stucchevoli o già sentiti. Musica d’autore nel senso letterale del termine.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10