(Iron Bonehead Productions) In circolazione da soli sei anni, gli americani Luring giungono al terzo capitolo in carriera, il seguito dei dischi usciti l’anno scorso ed il precedente, confermando una certa intensità nella costanza con la quale concepiscono il loro odio verso la religione, ottimamente espresso con un black tanto efferato e violento, quanto atmosferico e teatrale, con una base che richiama primi Gorgoroth e Lunar Aurora, ma con una tendenza ben più estrema, sepolcrale, senza dimenticare una potente componente melodica, come conferma l’intensa “Born With the Devil’s Marking”. L’ambient -quasi noise- a volte prende il sopravvento e domina brani quali “Chalice of Splintered Dreams” o un interludio come “Black Death Elixir”. Si scende nel profondo degli inferi grazie a “The Odious Gaze of Chronos”, traccia dominata da un incedere decisamente in linea con un doom degli abissi prima… un black ancestrale poi. Il black viene meno lasciando spazio ad un suggestivo ambient di matrice cosmica con “We Come From the Shadows at His Command”, mentre sono molto interessanti le due tracce finali: “Dying Wolf Beneath the Stars”, ovvero un black old school, ricco di impeto, oltre che di mid tempo incalzanti, e l’outro “Burial Opus”, il quale non punta all’ambient, come potrebbe essere presumibile, piuttosto lascia spazio ad una interessante divagazione di chitarra elettrica senza voci e nemmeno percussioni. Black metal di ottima fattura, assolutamente imprevedibile sia nei contenuti dei singoli brani che nella progressione stilistica tra le tracce, il tutto esaltato da una produzione meravigliosamente analogica, la quale verrà sicuramente esaltata dall’imperdibile edizione in vinile!
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10