(AFM/Audioglobe) Dopo qualche pubblicazione underground i tedeschi Lyriel sono stati notati dalla AFM, che prima ha ristampato il loro terzo disco “Paranoid Circus” e ora propone il quarto, “Leverage”. La band, lo dico con ironia, ha tutte le carte in regola per infastidire buona parte del pubblico dei puristi! Nel suo sound molto ammiccante entrano infatti le influenze e le sfumature più differenti. Dopo una intro insignificante, la titletrack avrà anche un ritornello godibile, ma non è né carne né pesce, o per essere più precisi né power, né melodic, né gothic. Meglio “Parting”, con il suo violino folk; “The Road not taken” indovina i giusti toni acustici ma l’album, incredibile a dirsi dato che di solito mi lamento del contrario, è troppo vario! Tant’è che poi troviamo due brani in tedesco, in particolare funziona la power ballad “Wenn die Engel fallen”, cantata a due voci. Si chiude in modo poco convinto con la scontata “Repentance”. “Leverage” appare un minestrone (neanche tanto lungo, dato che il minutaggio si ferma a 35’) fatto per accaparrarsi compratori a destra e a manca, ma è più probabile che finisca per scontentare tutti.
(Renato de Filippis) Voto: 5,5/10