(Avantgarde Music) Si torna alle origini. Alla solitudine alimentata dal saper connettersi a quelle montagne nel nord ovest dell’Italia. Lys è il mastermind degli Enisum, una band ormai affermata la quale, tuttavia, iniziò con il solo Lyn, come one man band. Ed ora, dopo sei dischi con il progetto principale, ecco un ritorno alle origini, all’intimità di un progetto solista. “Silent Woods” prende il black metal degli Enisum e lo trasporta verso scenari più atmosferici, a tratti acustici, svelando panorami resi unici dalle forme naturali delle montagne, dei boschi e dei fiumi che li attraversano. Musicalmente il lavoro è black metal feroce, a tratti depressivo, molto suggestivo, in grado di esprimersi ad ampio spettro, dalle teorie più estreme fino a quelle più oscure e mistiche. Un black metal che riesce a vagare con sapienti arrangiamenti verso qualcosa di molto introspettivo, più delicato, più poetico ed oscuramente romantico; emergono sezioni acustiche, suoni ambientali del bosco, in una continua contrapposizione tra la bellezza della natura autunnale e la dannazione disperata dei sentimenti umani. Lys vuole anche mettersi alla prova offrendo un ventaglio vocale ampio: si passa dal poderoso growl/scream più estremo (e molto in linea con il DSBM), a diverse impostazioni con voce clean: c’è il clean tetro che emerge per esempio nella bellissima “Bonfire”, e poi c’è un clean più ‘rock’, una voce che continua a portare il mio pensiero verso scenari grunge: questo stile vocale risulta nuovamente intimo, molto identificativo, molto personale… arrivando ad un livello che potrebbe essere soggetto a giudizi contrastanti; personalmente non trovo quell’immediato corrispettivo dell’appagamento atmosferico e sonoro generato della musica, ma è altresì vero che successivi ascolti riescono a far apprezzare l’idea, chiudendo un cerchio, portando l’ascoltatore ad una immersione totale nella musica di Lyn. Una prova molto personale: questa non è musica fine a se stessa, “Silent Woods” riesce a tramettere con fragorosa chiarezza le esigenze espressive di Lyn, riportando l’arte al suo significato più puro, essenziale, originale: quello strumento unico con il quale canalizzare, dentro il quale liberare, una turbinosa nebulosa di sentimenti ed emozioni.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10