(Emanzipation Productions) Sono passati ben trent’anni da “A Serenade Of Agony”, album di debutto ed unica testimonianza in studio per Maceration, meteora death metal danese con alla voce il genio Dan Swanö (Edge Of Sanity, Bloodbath tra le innumerevoli band in cui ha cantato, oltre che rinomato produttore). Tra i meriti della formazione danese c’è quello di aver portato in patria il death di matrice svedese, contribuendo ad ampliarne la fama fuori del paese d’origine. Tra le novità principali in casa Maceration troviamo la conferma di Dan Swanö, tornato in line up per cantare sul nuovo album, seppur in veste di session man; fatto sta che questa conferma alla voce garantisce una ulteriore continuità con il debutto, ossia un death metal feroce, figlio di acts quali Entombed, Dismember e Grave, ma con un pizzico di melodia in più, senza per questo arrivare mai al melodic death. Un ritorno che, se da un lato risulta gradito per gli amanti di queste sonorità, dall’altro aumenta i rimpianti per quello che i Maceration avrebbero potuto dare alla scena se non fossero spariti subito dalla circolazione. Meglio tardi che mai, comunque!
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10