(Edged Circle Productions) Quarto album per Magick Touch, terzetto norvegese dedito ad un hard and heavy retrò nello impostazione ma moderno e fresco nel sound, uno stile che affonda infatti le proprie radici tra gli anni ’70 ed ’80, con Thin Lizzy e Black Sabbath come numi tutelari. L’opener “Apollyon” mette subito in mostra sonorità potenti e dense, con il basso in evidenza e pattern di batteria densi ed avvolgenti. “The Judas Cross” e “M.I.N.A.” sono veloci e scoppiettanti, quasi NWOBHM nel loro incedere, “Babylon, Baby” suona come i Pantera, se fossero nati una quindicina di anni prima, mentre “Raven” è dannatamente dark, con quell’arpeggio ossessivo e malinconico. Un album dal sound e dalle tematiche che trasudano oscurità e pessimismo, eppure risulta frizzante e catchy come pochi altri.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10