(Steamhammer / SPV) Non occorre aspettare il loro ventiduesimo album per scrivere con entusiasmo dei Magnum. I lavori degli ultimi anni hanno infatti restituito ai più l’immagine di una band definitivamente consacrata all’olimpo dei grandi. Dagli anni ’70 ad oggi i Magnum hanno espresso un grado musicale sempre più evoluto che sfugge anche dall’essere etichettabile. “The Monster Roars” tuttavia sembra superare le ultime registrazioni della band perché in esso Tony Clarkin, Bob Catley e compagni, risultano i più immediati di sempre e con un taglio melodico tipicamente riconoscibile l’essere proprio quello della band originaria di Birmingham. Pur ricordando che, ad esempio. il precedente “The Serpent Rings”, QUI recensito, è un’opera magistrale, “The Monster Roars pezzo dopo pezzo sigla una continuità melodica impressionante e mettendo in moto meccanismi di stile anche di natura old style, tipo anni ‘70 e ’80, e sempre nella cornice musicale e personale della band. Se “The Monster Roars” è un album che conferma gli elevate standard dei Magnum, allo stesso tempo la band supera se stessa con una serie di pezzi che mirano ad essere semplicemente magnifici! La copertina quanto l’interno sono di Rob Barrow, fratello dell’ex bassista della band, Al. La versione CD box contiene anche del materiale extra, nello specifico una nuova versione di “Days Of No Trust”, opener dell’album “Wings Of Heaven” del 1988, una versione rimasterizzasta del primo singolo della band “Sweets For My Sweet” del 1975 e un inedito dello stesso periodo.
(Alberto Vitale) Voto: 10/10