(Autoproduzione) Non male l’idea dei texani Mahogany Hand Grenade, che colpiscono anche per il monicker: il loro debut è un ep di prog strumentale intervallato e come ‘riempito’ da sample parlati di personalità storiche del Novecento. Non saprei spiegarvi bene come, ma devo dire che in questo modo la musica risulta meno ‘pesante’ (il progressive senza voci non è certo pop da classifica) e acquista un inatteso brio. È un dedalo pieno di spigoli quello della titletrack, mentre “Trouble for Trouble” ha qualcosa di più rockettaro, nella verve dreamtheateriana di metà anni ’90 forse. Labirintica “Vinedresser”, grintosa “Etude War Machine”; si chiude bene con “Venetian Bricks”, solo quattro minuti di potenza, con un riff portante abbastanza lineare e quindi facile da interiorizzare. Il trio americano ci offre una buona mezzora che non lascia indifferenti.
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10