(Spider Rock Promotion) Un ruffianizzimo giro di basso apre all’EP dei nostrani Malet Grace, forti di un album dell’anno scorso e forieri di un metal che più classico è difficile da immaginare. A cominciare dalla voce pulita, cristallina e graffiante che ondeggia melode su una base ora metal ora herd rock. Le sei tracce compongono una sorta di concept che parla dello show dela vita e di come ne siamo tutti attori, volenti o nolenti. Su questo sfondo permane un’eterna lotta tra bene e male, a ricordarci che soravvivere è una guerra vera e propria. Il metal dei nostri è piuttosto tecnico ma ben si sposa con le strutture più classiche del genere, arrivando a toccare comunque punte apprezzabili senza sfociare nel tecnicismo o nel manierismo. Un difetto? Bah, forse solo il fatto che non sono un gruppo innovativo, ma è davvero una forzatura chiamare difetto una tradizione. Per chi ha care le radici del metal…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10