(Staring into Darkness) MC con fine promozionale, questo split, che vede succedersi ben tre realtà musicali (anche se qui si va a recensire il file digitale). Bando alle ciance allora, e sotto con il primo gruppo. Gli italiani Malvento, una solida realtà napoletana che ha un paio di decenni di attività e ben quattro album alle spalle e una valanga tra demo e singoli, come ogni buona black metal band che si rispetti. Due le tracce proposte, un black primordiale e nero, con un growl piuttosto deviato e suoni davvero oscuri. Ma ecco che danno il cambio ai nostri gli Abigail, formazione giapponese abbastanza nota in patria, in giro per il paese del sol levante da ormai 30 anni. Qui, di black c’è abbastanza poco in realtà. Siamo più vicini al thrash americano anni ’80 e al black NHOBHM dei Venom. Ma l’esperienza ormai trentennale si sente eccome, grazie a riff brevi ma intensi, un cantato spronunciato e tirato, delle tracce veloci e dirette. Gli ultimi ad entrare in campo sono i Malauriu, band che ha radici pure a Sciacca, la stessa città di origine di Bon Jovi… Le similitudini tra i due terminano chiaramente qui: il duo siciliano confeziona delle tracce molto veloci e sanguigne, in cui il suono risulta stranamente più pulito rispetto che nei colleghi precedenti. In realtà la seconda traccia, “Distruttore” è una cover dei Nerorgasmo, in verità riprodotta in modo abbastanza fedele rispetto all’originale. Di sicuro il gruppo più giovane dei tre, eppure non sfigura affatto a fianco di band ben più navigate. Una intro e una outro abbastanza inutili a mio avviso aprono/chiudono una bella staffetta di sana musica estrema, vista attraverso tre gruppi di diversa estrazione e cultura. Direi che se l’obiettivo dell’uscita era mostrare cosa sapevano proporre questi tre gruppi, allora l’obiettivo può dirsi riuscito.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 7/10