(Noiseheadrecords) Una storia stupenda. Pervasa dalla tristezza, e ricca di speranza. E’ questo che racconta la musica proposta in questo album interamente strumentale, altamente emozionale, del bassista dei Solid Vision, Lucio Manca. Un progressive metal, che a tratti mi ricorda i lavori di Derek Sherinian, complesso, elaborato, ricco di dettagli, una estrema dimostrazioni di capacità compositive ed esecutive sopraffine. Una storia di tristezza e sofferenza in equilibrio tra il reale ed il paranormale, raccontata con delle sublimi idee musicali catturate con un’ottima qualità di registrazione. Un concept album che fa viaggiare la mente attraverso le vicende della protagonista, Elizabeth, una madre che perde prematuramente il figlio e cerca in tutti i modi di mettersi in contatto con lui attraverso una connessione con una dimensione diversa, esterna, parallela. Le sensazioni musicali divagano su scenari molto ampi, con un sapiente sfruttamento degli strumenti. Essendo Lucio un bassista, ed anche molto in gamba, lo strumento viene particolarmente esaltato, con linee molto particolari, ricercate, tecniche, ma anche molto avvolgenti, coinvolgenti. Calde. E’ difficile indicare delle tracce migliori di altre, in quanto l’intero lavoro è una sequenza di sensazioni e va necessariamente gustato per intero, ascoltandolo dall’inizio alla fine per tutti i quasi cinquanta minuti suddivisi in undici capitoli. Tuttavia trovo particolarmente belle “For What Little It Might Be Worth” (ed in questa canzone il basso è un capolavoro) e “Everybody Needs An Angel” la quale trasmette una certa sensazione angosciante che avvolge l’ascoltatore. Non conosco i lavori precedenti di Lucio con le sue band, ma questo suo progetto solista è veramente bello, ed è capace di racchiudere tecnica, espressività, progressive metal e ambientazioni quasi cinematografiche in un unico flusso di esperienza sonora di altissimo livello.
(Luca Zakk) Voto: 8/10