(Adirondack Black Mass Productions / Pileofheads Productions) Manserunt è un ruvido e nichilista esempio di black metal privo di compromessi. Qualcosa che ha anche a che fare con anime e ricordi, nello specifico quello di una vecchia casa nella quale hanno transitato e vissuto persone, da cui si evince un’atmosfera sinistra e malinconia. L’esistenza di quel luogo, la casa di famiglia uno dei membri della bnad, porta in sé quei ricordi e delle presenze, cioè l’esistenza dei ‘rimasero’, questo infatti il significato del nome Manserunt. Una band non comune: Schizoid dei Malauriu, U. e M. degli Urluk che accolgono i contributi al pianoforte di Na Zarot, anche testi con U. I riff di Schizoid sono dannatamente raw, selvaggi eppure posseggono quella forma ipnotica nell’esprimersi e ad essi si aggiungono litanie prodotte con la chitarra acustica di U. che alimentano queste rime elettriche sconquassanti. M, è invece alla voce, emessa in maniera bestiale e dannata. Una intro, un intermezzo e outro addobbano quattro pezzi freddi e sorretti da pattern ritmici completamente e esclusivamente irregimentati in blast beat. Tranne per “Four Cracked Windows”, unico pezzo con una costruzione diversificata. Lo spirito, cioè il ‘geist’ appunto detto in tedesco, è quello di un’atmosfera nefasta al netto della malinconia e del ricordo di anime, la quale si avverte profondamente tra le pieghe dei pezzi e dunque in modo puro nei tre frammenti strumentali con l’aggiunta di suoni, voci ed entità.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10