(Inferna Profundus Records) Quinto album per il gruppo sudamericano, dedito al più canonico e classico black metal oltranzista che si possa immaginare. Ormai il cantato è diventato un marchio di fabbrica piuttosto riconoscibile, così come il registrato, molto rovinato e sotterraneo. Ecco, qui non è che si possa propriamente parlare di ‘evoluzione’ nel suono del gruppo, anche se va riconosciuto che in questa opera le parti atmosferiche si sono fatte leggermente più presenti e, se presenti, leggermente più epiche che in passato. Ma è davvero una sfumatura in un suono altrimenti davvero ben collaudato e richiedente davvero poche modifiche. In fin dei conti, stiamo comunque parlando di un gruppo che ha fatto dell’omaggio ad un genere il suo punto di riferimento…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10