(Frontiers Music) C’è una specie di connessione tra me e questa band. La storia è semplice: esattamente 10 anni fa assistetti ad un concerto di Jørn e, in apertura, si presentò questa band norvegese chiamata Teodor Tuff nella quale militavano i fratelli Christer e Rayner Harøy dei Divided Multitude, coinvolgendo al microfono il giovane cugino Terje Harøy. Adorai il loro concerto, il loro sound heavy, il loro unico album noto, “Soliloquy” all’epoca fresco di pubblicazione. Gli anni passarono, rimasi in contatto con Christer: ci vedemmo ad altri concerti, magari a quelli dei più attivi Divided Multitude… tuttavia io mi ritrovavo sempre in attesa di un nuovo Teodor Tuff… fino a quando quella band dal moniker originale dovette per qualche ragione discografica cambiare nome, scegliendo un ‘anonimo’ Crossnail. I Crossnail pubblicarono qualche singolo, ma non ci fu un vero seguito, forse anche a causa degli impegni degli Harøy con i Divided Multitude, i quali da allora hanno dato alla luce ben tre album. Dei due fratelli Harøy, è Christer quello con il fuoco dentro, con una creatività esplosiva che non può certo essere convogliata in una sola band, nemmeno in due… a lui serve qualcosa in più, qualcosa extra! Ed ecco che dopo tanto tempo nasce un progetto il quale mise in verità le radici nel 2011, quando Christer scrisse un brano con il produttore danese Jacob Hansen. Nel corso del tempo i dettagli prendettero forma, nel 2020 uscì’ il singolo “Temple of My Fears” il quale vide Christer impegnato in tutti gli strumenti ed il mitico Ralf Scheepers (Primal Fear) alla voce. Un altro singolo l’anno scorso e poi quella voglia di concretizzare, di lasciare un segno più profondo, andando finalmente verso un album intero! Qualche ospite, certo, ma quale vocalist scegliere per un intero album? Ed ecco che la risposta si palesa proprio davanti agli occhi di Christer, riportando tutto ai Crossnail, ai Teodor Tuff: la poderosa ugola di Terje Harøy! Dodici potenti brani, curati, potenti e melodici, con una voce tuonante ed una chitarra sempre emozionante, sempre seducente! Irresistibile il refrain di “Course Of Fate”, eccoli i ‘miei’ Teodor Tuff con la pesante “In The Heart Of The Broken”, puro metal con “New Horizon”. “Fighter” è una power ballad intensa, c’è energia tagliente nella title track, altro pezzo con un refrain epico, mentre “Final Warning” combina una forma di metal estremo con il classico heavy sound dell’ecosistema degli Harøy. Anche “Carry Me” sa essere una power ballad a tratti molto pesante, sempre energicamente malinconica ed oscura. Melodia senza confini ed un altro ritornello memorabile con “In The Eye Of The Hurricane”, sapore classico nell’ottima “Writing On The Wall”, ricercatezza melodica e ritmica sulla struggente e corposa “Diamond”. Con la partecipazione di Frank Nordeng Røe (Dimension Act, Withem), Jimmy Hedlund (Temple, ex Falconer), Lawrence Dinamarca (Avund, Carnal Forge), Magnus Karlsson (Primal Fear, Kiske / Somerville), Truls Haugen (Circus Maximus), Ketil A. Jensen e pure una apparizione della voce di Tina Gunnarsson (Hexed) sull’irresistibile bonus track, la cover della hit di Sandra del 1985, “I’ll never be Maria Magdalena”, questo “Trial By Fire” è un album maestoso, ricco, melodico, affascinante , dannatamente granitico… metallico fino al nucleo! La ‘Prova del Fuoco’ di Christer come autore e unico musicista è stata sicuramente superata!
(Luca Zakk) Voto: 9/10