(I, Voidhanger Records) In realtà l’album uscì originariamente nel 2012 e ora viene ristampato con un suono valorizzato a dovere. Questa one man band statunitense fa della cosmologia lo scenario ideale per le proprie composizioni. Ecco quindi delle lunghe intro siderali che accompagnano l’ascoltatore in una viaggio turistico tra i corpi astrali di qualche sperduta galassia per poi lasciarlo andare alla vertiginosa accelerazione gravitazionale di qualche pianeta ostile a ogni forma di vita. Arrivano quindi parti tirate di un Black furente e cattivo, la voce urlata a lacerare persino il vuoto dello spazio interstellare. Sei tracce dalla lunghezza media ragguardevole, sei tappe di un viaggio cosmico a portata della vostra poltrona e del vostro stereo. Allacciate le cinture, si parte.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10
