(Adulruna) Bisogna sempre stare attenti alle scelte di un certo signor Christofer Johnsson, mastermind dei Therion. Il suo esperimento Adulruna Records sta portando alla luce perle meno note ed artisti di altissimo livello. In questo caso, forse in vista di un futuro imminente, la Adulruna ha messo gli occhi sui russi Mare Infinitum, il duo di Mosca capace di creare un doom/death molto atmosferico, arricchito da parti orchestrali di immenso effetto malinconico. “Sea Of Infinity”, il debutto, uscì nel 2011 (Solitude Productions) ed ora è proprio la Adulruna che lo ripubblica, lo rilancia, a quattro anni di distanza… forse perché le sonorità contenute sono molto più “attuali” e compatibili con la sfera musicale che, diciamocelo, ruota remotamente intorno alla direzione stilistica dei Therion (come gli Imperial Age, sempre dalla russia). “Sea Of Infinity” è veramente un mare infinito, pieno di tristezza e decadenza, uno scenario desolato ma anche ricco di energia, di natura, di una contrapposizione che genera una vaga e fugace speranza. L’uso della doppia linea vocale (un growl profondo ed un clean suggestivo) innalza decisamente la resa emozionale di ognuna delle lunghissime tracce (da oltre otto minuti fino a quasi il quarto d’ora). Riff lenti e laceranti, melodie oscure ma cristalline. Un album maestoso. Un equilibrio tra il trionfale ed il malinconicamente decadente… ed è solo l’inizio.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10