(Ukem Records) Sono circa 13′ di randellate, questo EP d’esordio degli inglesi Masochist. Randellate tirate addosso all’ascoltatore attraverso chitarre dalla distorsione pastosa e ambedue registrate da Liam Murnin, da un basso denso e ben udibile, suonato da Dale Brown, e da una batteria, suonata da Steve Remington, che segue gli umori del riffing. La voce è quella di Lewis Gollick. Tutti molto giovani e con poche esperienze alle spalle, almeno per due di loro, e che non li ha scoraggiati a lanciarsi in questo death metal che a tratti sconfina nel grindcore o nel brutal. Lo stile è quello dei Napalm Death, tardi anni ’90, ma anche Suffocation, Cannibal Corpse e si segnalano anche spunti dinamici e che spezzano le possibili monotonie del genere. Si distingue “Mass Machine Operative”, vera ideale sintesi delle influenze della band. la canzone va oltre le abituali randellate maligne e folli di “Crucify the Whore”, canzone truce e comunque con un esile risvolto hardcore, ma dall’esecuzione sporca. Anche ” Iron Reign” prova a frammentare il riffing ed esporre dei tempi vivaci, ma già al secondo ascolto il brano sembra un pastone. Piace anche “Born Fucked”, altro brano dinamico, raw, suddiviso tra il death e il grindcore e anch’esso dalla rifinitura dozzinale, ma disinvolto e sfrontato e tale quindi da risultare assimilabile. Una proposta che segnala questa band, la quale pare si stia muovendo molto live. Il primo lavoro è un manifesto di intenti, ma serve il futuro per capire a cosa sapranno fare.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10