(Cold Raw Records) Intro inquietante e poi la caotica devastazione di “Deception”, sfrenato atto di black/thrash metal al quale fa poi seguito un più concreto black metal fatto di velocità e pause intermedie, per uno scenario atroce ed estremo. Il drumming è un martello impressionante e a tratti si ha la sensazione che nei volumi sia leggermente più alto delle chitarre; questo contribuisce a rendere il clima più estremo e a rinforzare quel senso di desolante distruzione che avvolge “Devil”. Il black metal di Aeternus e Barren è feroce, ma suonato con un discreto ordine. Il duo italico affida il microfono alla voce del russo Oleg “SS” Volkov, mente di “Сыны Севера”, cioè ‘Figli del Nord’. “Task” e “War from Ashes” sono lanciate come saette. Si apprezza soprattutto la seconda per come la velocità sia fiancheggiatta da una serie di melodie che rendono il clima struggente e solenne insieme, per un True Black Metal di grande espressione. “Sufferings” è il mid/low-tempo canonico, quello che in ogni lavoro black metal che si rispetti deve includere. Un momento quasi cerimoniale, di esaltazione dell’individuo. Nella canzone compaiono comunque accelerazioni indicibilmente elevate e qualche cadenza marziale, soluzione spesso usata dai Massemord. “Sufferings” è anche il pezzo dal minutaggio più sostenuto, sette minuti e mezzo, gli altri sono fissati tra gli oltre tre e i cinque. “Hope” non differisce dalle altre composizioni in fatto di velocità, ma allo stesso tempo svela un dinamismo intenso e multiforme, oltre a qualche lieve richiamo thrash in alcuni raccordi. Un True Black Metal crudo, ma ben concepito nelle sue parti. Un NSBM marziale, solenne, fiero e dalle fattezze distruttive.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10