(Hammerheart Records) L’intramontabile Paul Speckmann pubblica un nuovo album con la sua ormai creatura preferita, Master, ben sei anni dopo l’album “Vindictive Miscreant”. Pur non rimanendo improduttivo, né come Master visti i tanti split e live pubblicati, nonché l’impegno in collaborazioni e progetti alternativi, Speckmann rilancia con un certo smalto i Master che per quanto non abbiano in questo “Saints Dispelled” presentato nessuna novità di stile, semmai confermano la propria essenza, ma esprimono una capacità esecutiva e a monte un songwriting agile e snello con momenti esaltanti. Speckmann a 60 anni, lui come tanti altri, suona ancora bene. “Destruction in June” inaugura l’album e con un ritmare delle chitarre e della sezione ritmica nel tipico uso e buon nome della band. Anche quel cantare strascicato e arso è ben ripetuto per rendere questo sound una confortevole conferma per gli appassionati. Death metal imbastardito col thrash, e a più riprese come accade nell’accoppiata “Find Your Life” e “Marred and Diseased”, con il punk. Già la seguente all’opener “Walk in the Footsteps of Doom” offre proprio questa correlazione con la radice punk. I Master propongono otto pezzi e nella versione CD diventano dieci. “Saints Dispelled” è la tipica cavalcata dei Master, con episodi ruvidi per via delle tirate un po’ punk e senza staccarsi da rasoiate delle chitarre in un tipico thrash metal robusto, ben suonato e inquadrato in questi scenari nei quali la band cuce la sua essenza primaria. Apprezzabile il fatto che compaiano pezzi tra i meno di tre minuti di durata, circa quattro, infine oltre i cinque a testimonianza di un canovaccio compositivo che preferisce anche dilatarsi e magari lasciando spazio a qualche buon assolo di chitarra. Funzionano certe scelte come “Minds Under Pressure” dove è la batteria ad aprire le ostilità e poi entrano tutti gli altri strumenti per risultare così accattivante da subito e giocando in contrasto con un riffing che avanza a scatti e lancia una trama tipicamente death metal e di natura old school. “The Wiseman” è una canzone superlativa: ritmata, accattivante, un riff portante che entra nel cervello. Singolare “Alienation of Insanity”, una delle due bonus track della verisone CD, per il fatto di essere un a canzone sostanzialmente doom metal.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10