(Limb/Audioglobe) Tutte le informazioni sul progetto Masters of Disguise potete trovarle QUI, nella mia recensione all’ep apripista “Knutson’s Return”… mi resta da discutere dell’annunciato full-“length”, dieci brani di cui due già trattati nella sopracitata review. Che dire? Dalle premesse mi attendevo forse qualcosa di più, alla fine “Back with a Vengeance” è gradevole ma non sfonda. “Never Surrender” indulge a un heavy/speed da eighties americani (ma tu guarda), e su una linea ancora più sostenuta e sguaiata si colloca “Scepters of Deceit”. Significativo il lavoro chitarristico di “Sons of the Doomed”, mentre “The Templars’ Gold” chiude, con un tocco leggermente più power, vagamente saxoniano, un disco che ha il difetto di essere un po’ troppo omogeneo. Sia chiaro, questa non è una bocciatura, ma mi aspettavo un capolavoro e devo confessare apertamente di non trovarlo.
(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10