(Vernal Vow Records & Border Music Distribution) Omega, all’anagrafe Martin Persner, ovvero uno degli ex Nameless Ghouls originali dei Ghost, è la mente che si cela dietro agli svedesi MCC, dietro a questi Magna Carta Cartel, un progetto che agli inizi ha visto coinvolto anche lo stesso Tobias Forge. È oscuro “The Dying Option”, a partire dal titolo, ma anche per l’incedere ricco di una malinconia dark wave che molto spesso mi ricorda, piacevolmente, i The Mission. Intenso, teatrale, melodico, tanto elettronico quanto carnale e viscerale, tanto grintoso e tagliente quanto sognante ed in un certo senso onirico. Canzoni che parlano di amore tetro, di sentimenti tanto stimolanti quando struggenti, molto evidenti in brani come la stupenda “Darling”. Provocante “Sleepy Eye June”, seducente “Arrows”, dimostrano una indole ribelle “Savantgarde” e “Valkyria”. Delicatezza intima con “Don’t Look Now”, si viaggia attraverso dimensioni cosmiche grazie a “Tamsa”, introspettiva e malinconica la conclusiva title track, canzone nella quale il vocalist duetta con una bellissima voce femminile (apparentemente si tratta di Karolina Engdahl delle rock band svedesi True Moon e Vånna Inget). Con una stratosferica produzione di Niels Nielsen (In Flames, Ghost, Dead Soul), dietro una copertina realizzata dal famoso regista Claudio Marino (Behemoth, Watain, King Dude) e da David M. Brinley (Ghost), “The Dying Option” è la colonna sonora di una estate calda ma globalmente scalfita da percezioni di decadenza e mestizia le quali accompagnano con sonorità brillanti verso un altro uggioso autunno seguito dall’inevitabile oscuro inverno.
(Luca Zakk) Voto: 9/10