(Napalm Records) Nuovo capolavoro di Adam “Nergal” Darski: quel blues oscuro e decadente, quell’atmosfera dark tipica dell’americana… un album che apre con un brano cantato da Hank Von Hell il quale recita ‘Listen to my story, about the day I died’… proprio in un disco uscito ieri, il 19 novembre 2021… il giorno della tragica notizia della morte dell’artista norvegese. Che cosa inquietante. Quasi drammatica. Maledettamente oscura! Secondo capitolo di questo polveroso viaggio di Adam (qui il primo), il quale anche questa volta coinvolge un manipolo di ospiti tanto grandiosi quanto imprevedibili: oltre a Hank, infatti, troviamo tra gli altri i leggendari Blaze Bayley e Jeff Mantas Dunn, Gary Holt (Slayer, Exodus), Alissa White-Gluz (Arch Enemy), Randy Blythe (Lamb Of God), Myrkur, Devin Townsend, David Vincent (Vltimas, ex Morbid Angel), Chris Holmes (ex W.A.S.P), Doug Blair (W.A.S.P), Olve Abbath Eikemo (Immortal, Abbath)… e pure Kristoffer Rygg degli Ulver! Brani occulti, un black blues superlativo, ricco di folk e country annebbiati da irresistibili atmosfere gotiche. Immensa “Black Hearse Cadillac” (feat. Hank Von Hell, Anders Odden), rocambolesca e ricca di musicalità angosciante “Under the Spell” (feat. Mary Goore), sognante e deliziosamente decadente il blues di “All Hope Has Gone” (feat. Blaze Bayley, Gary Holt, Jeff Mantas Dunn). Fa un certo effetto sentire la voce di Kristoffer Rygg fuori dal contesto dark wave dei suoi Ulver sull’atmosfera southern della favolosa “Witches Don’t Fall in Love”, e fa altrettanto effetto sentire il mitico Abbath sulla pungente “Losing My Blues” (feat. Olve Abbath Eikemo, Frank The Baptist, Chris Holmes). Si respira rock’n’roll polveroso ed assetato con “Coldest Day in Hell” (feat. Ralf Gyllenhammar, Douglas Blair), mentre Nergal e David Vincent che ‘si raccontano’ sull’intensa “Year of the Snake” rappresenta un’esperienza musicale mistica, arricchita poi da quel meraviglioso violino. Dissacrante la lettera scritta a Gesù su “Blues & Cocaine” (feat. Michale Graves), mentre “Silver Halide Echoes” (feat. Randy Blythe) scatena magnetismo, pulsazioni, catturando completamente l’ascoltatore. “Goodbye” vede impegnati Alissa White-Gluz e Devin Townsend, i quali danno vita a un brano ricco di seducenti ombre, mentre Myrkur innalza l’atmosfera mistica con una grandiosa performance sulla “Angel of Light”, prima della conclusiva e scatenata “Got Your Tongue” (feat. Chris Georgiadis). Musica dall’inferno con stupendi testi che abbracciano l’occulto, il lato oscuro, l’assoluta antitesi; storie d’amore tetre, rituali dissacranti, un senso di totale abbandono. La colonna sonora che avvolge l’etere mentre fantasmi crudeli vagano senza meta nei pressi delle rovine ancora fumanti di una chiesa andata in fiamme.

(Luca Zakk) Voto: 10/10