(Buil2kill Records) Il male sotto ogni aspetto e le ragioni che spingono l’uomo a cercarlo sono le tematiche che caratterizzano “The Reasons”, secondo album di Meghistos, one man band lombarda dedita ad un death metal decisamente old school, il quale pesca dallo stile dei pionieri Master, Autopsy e primi Morbid Angel, mentre le tastiere che talvolta compaiono ammantano il tutto di un alone onirico ed oscuro, a metà strada tra Nocturnus ed i nostrani Death SS. I riff sono generalmente molto veloci, taglienti, chirurgicamente precisi, supportati da un drum programming perfetto, anche se forse un po’ manca il tocco ed il calore del suono prodotto da una vera batteria. L’album vanta anche la presenza dello special guest Andy ìBullì Panigada dei Bulldozer, presente nell’assolo di “Marriage For Evil” e nell’intera “Meat Grinder” song composta e suonata dallo stesso Andy, autore di un’ottima prova dall’approccio leggermente più thrashy, ma dalle sonorità maligne ed emananti zolfo a profusione. Molto interessante “Black Blues of Death”, cadenzata, darkeggiante e coinvolgente. Questo 2023 che sta volgendo al termine si dimostra ancora essere un anno di grazia per quanto riguarda il death metal e Meghistos, con questo ottimo “The Reasons”, non fa altro che confermarlo.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10