(Envenomed Records) Definire eclettica questa formazione è piuttosto riduttivo. I Membrance, di Venezia, hanno messo insieme diverse, diversissime influenze per creare quasi un esperimento sonoro piuttosto variopinto. L’intro sembra una B side di Simonetti, poi si cambia subito registro con “Shreds Of Flesh”, un brano capace di mischiare i Carcass di “Necroticism…” con sonorità più thrash. L’album non è di facile inquadramento, ma si potrebbe azzardare di dire che è una produzione di death tecnico, anche se davvero in questo caso l’etichetta va presa obbligatoriamente con le pinze. “Devil’s Dance” è quasi agli antipodi del tecnico… aggiungiamoci poi continui inserti che sembrano presi da spezzoni di film, la voce che continua a cambiare tono, i ritmi che da veloci passano a lenti e viceversa… La cosa piacevolissima dell’album è l’aspettativa sempre crescente che la musica crea nell’ascoltatore ad ogni cambio di traccia. Chi ascolta è sempre portato a chiedersi quale sarà il passo successivo nel susseguirsi delle canzoni e questo non è un elemento da poco, questo è sicuro. Bravi davvero.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10