(Extreme Metal Music) Terzo album per Membrance, band veneziana dedita ad un death metal con influenze hardcore ed alcune sfuriate black. La formazione lagunare ha infatti evoluto il proprio sound pescando dal proprio passato, nel quale la componente black era massiccia, abbandonata parzialmente in favore di un approccio più death and roll, ed ora recuperata per rendere più feroci e minacciosi brani come “1348” e “Marubio”. L’influenza del death scandinavo e statunitense è predominante, con vari richiami ai primi Dismember ed ai Cannibal Corpse, mentre il sound è di chiara matrice svedese, con l’utilizzo del pedale Boss HM-2, il tutto mescolato a soluzioni più groovy e moderne che strizzano l’occhio alla melodia, sulla scia degli ultimi Kataklysm. Molto interessanti i testi, in dialetto veneziano ed ispirati al folklore lagunare, tra i quali spicca “Riva De Biaso”, che narra di una zona di Venezia che prende il nome da uno dei primi serial killer della storia, un macellaio che preparava succulente salsicce usando carne umana di bambini. Un album brutale e diretto, eppure dannatamente catchy ed adatto alla dimensione live.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10