(Nuclear Blast Records) Primo full length per Memoriam, formazione inglese fondata un anno fa da alcuni membri di Benediction e Bolt Thrower. Una band nata dalla sofferenza e dalla tristezza per la morte di Martin “Kiddie” Kearns, batterista dei Bolt Thrower e per quella del padre del bassista dei Benediction Frank Healy. Uno stato d’animo che si ripercuote inevitabilmente nell’atmosfera dei pezzi proposti, estremamente oscuri sia sotto l’aspetto musicale che per quanto riguarda i testi. Musicalmente ci troviamo di fronte ad un mix ottimamente riuscito tra lo stile delle due bands, con una componente doom estremamente tetra, tipica dei Bolt Thrower, alternate alle sfuriate di scuola Benediction, con cambi di tempo repentini, senza però eccedere in partiture troppo tecniche, in favore di un approccio diretto e feroce. Ma i Memoriam non si limitano soltanto a ripescare le sonorità per le quali i componenti sono famosi. Se brani come “Flatline” e la conclusiva “Last Words” richiamano sonorità familiari ai nostri, un pezzo come “Corrupted System” sterza verso partiture crust, con un drumming serrato e chitarre estremamente aggressive. Un album da parte di una band di grande esperienza, che conosce a menadito il death metal, e che non ha paura di osare soluzioni inusuali.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10