(Mentalist Records/Pride & Joy Music) Dopo il debut ‘bello ma non bellissimo’ (recensione qui), i Mentalist di Thomen Stauch tornano con un album che mi sembra più strutturato e vincente: i nostri infilano un paio di ritornelli notevoli, qualche passaggio strumentale divertente… e il gioco è fatto! La complessità dei Blind Guardian degli anni ’90 e le trame cristalline degli ultimi Helloween (ma forse anche di qualcosa più a nord, come i Twilight Force) si uniscano in “A Journey Into The Unknown”, retta dalla bella voce di Rob Lundgren. Maideniano, invece, il buon riff di “Modern Philosophy”; il mid-tempo “An Ocean So Deep” ha – con un sound leggermente diverso, chiaramente – quell’afflato romantico dei vecchi Sonata Arctica. Una ironia tutta helloweeniana in “Dentalist”, brano ‘gommoso’ ma indubbiamente di spessore, mentre gli otto minuti di “Live Forever” lasciano esplodere le tendenze prog latenti nel disco. La chiusa, affidata a “Manchild”, si orienta invece a un hard rock cantato da Rob con uno stile che trovo esageratamente artefatto. Nel complesso un disco di power/prog metal simpatico e coinvolgente!
(René Urkus) Voto: 7,5/10