(AFM Records) Il tempo passa e sono già dieci anni che gli svedesi Metalite sono in circolazione, con i loro quattro dischi in curriculum. La band vanta una line up stabile e pure la potente e bella vocalist Erica Ohlsson è ormai presenza fissa al microfono, dopo esser entrata nel gruppo in occasione del secondo disco. Metal melodico, metal power, metal femal fronted: i tipici ingredienti, forse ormai abusati… ma i Metalite -oltre ad aver un bellissimo moniker- gestiscono l’affollamento del genere con personalità, senza inventare nulla di nuovo, ma offrendo comunque brani avvincenti, spesso catchy come dimostra la title track in apertura o la fantasiosa “Aurora”. Un album che segue una tematica, un concept, una storia futuristica la quale descrive la vita sul nostro pianeta nel 2055… cosa messa in evidenza da parentesi digitali, da una certa teatralità di fondo capace di coinvolgere trascinando l’immaginazione dentro l’ambientazione creata. La storia descrive un mondo completamente in rovina e questi cinque rinnegati, questi cinque eroi che vivono una fantastica avventura per potare a termine la loro missione: trasportare l’umanità dal nostro pianeta in rovina verso un nuovo mondo, nella speranza che si sviluppi una nuova -migliore- vita. Irresistibile “New Generation”, intima “In My Dreams”, travolgente “Free”, epica e super catchy “Legendary”, pulsante “Paradise”, decisamente metal le ottime “Sanctum Of Light” e “Take My Hand”. Musica brillante, mostruosamente potente, ben composta, intelligentemente arrangiata, farcita di riff ed assoli di chitarra graffianti e allo stesso tempo delicati, senza mai dimenticare quel senso epico, quelle melodie orecchiabili ed immediatamente coinvolgenti. Molta elettronica, massicci spunti djent, aperture quasi sinfoniche… e ben sedici brani per oltre un’ora di potenza sonora travolgente materializzata da musicisti molto validi ed una vocalist che non ha paura di nulla, né come voce e tanto meno come immagine.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10