(Inductive Oppression Records) Nati appena un anno fa, questi messicani sono ben presto approdati in etichetta e hanno sfornato queste tre tracce. Il primo impatto con “The Murderer” mi fa pensare immediatamente ai Dark Lunacy, soprattutto per quanto concerne il timbro di voce. Poi ci sono delle parti cantate in pulito che spazzano via la reminiscenza e donano personalità alla composizione. Già nella seconda “Blackstone Walls” le coordinate cambiano leggermente. Interessante la fusione tra doom di matrice europea, inserti melodici e death melodico svedese. “The Immense Sea” rappresenta un altro cambio di ritmiche. Qui la ritmica risulta più cadenzata e morbida, più melodica, simile agli Opeth di metà carriera. Che dire, un EP che non annoia di certo, anche se la personalità che affiora è ancora in seme e pronta, si spera, a fiorire nelle prossime pubblicazioni.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10