(Massacre) Una firma con la Massacre è un giusto premio per la thrash metal band italiana. I Methedras hanno pian piano portato il genere ai confini del death metal nei propri album, grazie anche a suoni irrobustiti da una carica di groove. Questo quinto album riceve dunque le attenzioni dell’etichetta tedesca, ed è un bene che “The Ventriloquist” possa godere di un supporto così valido nella scena (e mercato) della musica metal. L’album vede una band maestra nel creare dei riff che pestano e responsabili di un muro sonoro, con occasionali variazioni tematiche per rendere i pezzi non solo d’impatto. L’asse ritmico composto da Daniele Gotti, batteria, e Andrea Bochi, basso, aumenta lo spessore del riffing di Daniele Colombo, con il risultato di rendere “The Ventriloquist” un’onda d’urto. Claudio Facheris, rientrato nella band solo quest’anno, piazza la prestazione più imponente tra i tre. Il suo vocione è perfetto e non sfigurerebbe in nessuno dei generi estremi del metal e nel caso di “The Ventriloquist” rappresenta il giusto estremismo. Album da ascoltare tutto d’un fiato, pompato di adrenalina e di un thrash a tratti brillante.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10