(Autoproduzione) In nemmeno 23’ Michael Khill pestano cinicamente e con precisione, in sostanza sferrano una mazzata spaventosa, spaziando da un hardcore-crust di base con impennate thrash metal estremamente irruente. Una band di estrazione punk ma molto più arrabbiata, non meno irriverente e più estrema di quello che si possa credere. Le chitarre emettono riff brevi, contaminati dal punk mentre la sezione ritmica vede nella batteria di Alessandro “Ghost” Cavazzuti un fattore determinante di questo sound. La voce, un semi-growl di Alex Roveri (ex Terror Operation) può arrivare a punte in scream o urli acuti che lacerano questa atmosfera colma di groove. Agli strumenti a corda Davide “Dino” Guidetti, chitarra ed ex We Sink, e Giacomo “Fanto” Donati, al basso ex di Hatred, Demiurgon e Unbirth, sono il livello che si assesta tra l’estremismo vocale di Roveri e la cinica e sterminatrice volontà di potenza della batteria di Cavazzuti. Guidetti e Donato sono abili nel creare sferragliate di estrazione hardcore punk e grindcore quanto a segmentare il riffing in bordate thrash e death metal, sempre attraverso un plettare netto che nell’arco dei pezzi produce più soluzioni e idee. Bravi, calcolatori, estrosi e pur sempre degnamente e magnificamente degli estremisti del suono. I Michael Khill esprimono testi in italiano che in questa dimensione di hardcore punk rivisto all’estremo sono perfetti.
(Alberto Vitale) Voto: 9/10