(In-Akustik) “Sette è il numero dei peccati capitali”, recita la strepitosa “Vigilante Man”, terza traccia di questo capolavoro di rock e metal! Ma i peccati capitali qui sono ben dodici, peccati che portano direttamente all’inferno, il fantastico inferno del rock’n’roll! E chi troviamo all’inferno? Chi sono i demoni che con il forcone punzecchiano orde di rockettari impazziti? Beh, qui parliamo di diavoli di lungo corso, gente che messa assieme conta oltre un quarto di millennio di esperienza tra studi di registrazione, palcoscenici e… backstage del mondo intero! Oltre a Herr Schenker, troviamo un estratto di Scorpions d’epoca, con Francis Buchholz al basso e Herman Rarebell alla batteria, il tutto con lì davanti, in prima posizione, al microfono, un certo Doogie White… Malmsteen? Cornerstone? Tank? Per chi scrive si tratta uno dei migliori cantanti al mondo! Si aggiunge anche Wayne Findlay alle tastiere, presenza ormai fissa in ogni scorribanda musicale di Schenker da tre lustri. “Spirit on a Mission” è un album di rock/metal classico. Non c’è nulla di nuovo che non sia stato scritto nella storia, ma c’è esperienza senza fine, qualità indiscutibile e quella capacità di creare canzoni travolgenti ed impattanti, caratteristica che può provenire solo dal talento o dall’esperienza: e qui ci sono entrambe! Elevante all’ennesima potenza! Le ritmiche qui dentro sono mazzate, entrano nelle viscere e mettono tutto in disordine. Herman e Francis sanno il fatto loro e danno ampio spazio a Wayne con la sua ottima tastiera mentre Michael che propone assoli perfetti, ritmiche coinvolgenti le quali regalano musica d’insieme senza per forza cercare di mettere in mostra le sue doti di virtuoso (doti ormai note al mondo intero!). Doogie è una garanzia assoluta: la sua voce è perfetta, e l’interpretazione è fantastica anche grazie al fatto che lui stesso ha scritto la maggior parte dei testi. I momenti più brillanti? Qui è questione di gusti, perché le tonnellate di metallo che vi si scaricano addosso con “Spiriti on a Mission” sono veramente tante. Personalmente considero un capolavoro la già citata “Vigilante Man”. Anche “Communion” è esaltante, ed offre un groove unico. “Rock City” è travolgente, “All Our Yesterdays” è quasi prog, una canzone che potrebbe uscire da un disco dei Cornerstone! “Let the Devil Scream” ha momenti intensi e regala melodia pulsante di altissima qualità, mentre la conclusiva “Wicked” è una ulteriore dimostrazione di metallo forgiato da maestri indiscussi. Un disco da ascoltare a volumi proibitivi, bevendo, fumando, ballando, facendo casino… o in auto, con l’acceleratore a tavoletta… puro rock, puro heavy metal, lo spirito originale che ha una sola missione: esaltare e divertire! Questo è veramente il tempio del rock!
(Luca Zakk) Voto: 9/10