(Napalm Records) Sono passati sette anni dall’ultimo album dei Midnattsol, il non eccezionale “The Metamorphosis Melody”: i nostri si ripresentano con un nuovo guitarist, ma soprattutto con l’ingresso in formazione di una seconda cantante, nientemeno che Liv Kristine, sorella di Carmen Elise che è della partita dalle origini. Il gioco delle doppie voci giova certamente al sound e bilancia una produzione che, stranamente dati i nomi coinvolti, appare abbastanza scarna. Si comincia con “The purple Sky”, sei minuti sognanti (grazie al dolce break) e allo stesso tempo ancorati al pagan (grazie alla melodia portante serrata e marziale). “Vem kan segla” è una ballata medievale ritmata e solenne; i nostri si lanciano poi in una originale versione del classico folk “Herr Mannelig”, del quale esaltano la dimensione ipnotica e magica… ma forse nove minuti di sviluppo sono comunque troppi! Prevale la dimensione gotica in “The unveiled Truth”, poi sono forse troppi (di nuovo!) sette minuti per lo strumentale “Evaluation of Time”, che torna su sonorità pagan (in qualche passaggio oserei dire quasi viking). Con la potente “Forsaken” giunge a conclusione un disco intenso che va bene, ma poteva anche andare meglio.
(René Urkus) Voto: 7/10