(Caligari Records) È un demo, è un debutto ed esce su formato cassetta: c’è forse un modo migliore di cominciare un cammino attraverso i labirinti underground della musica estrema? Ma dietro le quinte ci questa band italiana, scavando nel profondo, non siamo davanti a dei debuttanti, visto che questo trio include gente dei Cultus Sanguin, di Sceletus ma anche DoomSword, Cauda Draconis e Agarthi/Fiurach. Cos’è dunque “Mountain Devil”? Tranquilli, non è nulla di prevedibile o di scontato, anzi! Certo, le radici sono molto doom, quello italico, c’è qualche traccia di antico black metal, ma il risultato è una dimensione sonora pregna di malignità, insistentemente ossessiva, ipnotica e diabolicamente affascinante. Solo tre brani, per farsi conoscere; la title track che si erige su delle fondamenta aggressive, con tracce di Death SS incrociati con antichi Celtc Frost, verso un crescendo dal gusto proggy ed atmosferico, senza tralasciare una chitarra solista che si ricava un meritato spazio. “M.I.M” divaga tra cosmo e inferi, è liturgica, è rituale… assolutamente imprevedibile, prima della conclusiva “Hypnopriest”, un pezzo graffiante, maledettamente doom, illegalmente trascinante. Un demo che qualitativamente è molto più vicino a produzioni ufficiali, un demo che mette in mostra esperienza e gusto compositivo, un demo che anticipa qualcosa sul quale gli amanti del doom e dell’occulto potranno presto banchettare con dissoluta perversione!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10