(Dissonance Productions) Quarto album per Mindwars, band nata sull’asse Torino – Los Angeles dall’ex drummer dei Jester Beast Roby Vitari e l’ex cantante/chitarrista degli Holy Terror Mike Alvord. Avevo già molto apprezzato il precedente “Do Unto Others”, ma con”The Fourth Turning” la formazione italo statunitense ha superato se stessa. Le nuove composizioni sono più furiose ed incazzate che mai, con riffs di chiara scuola slayeriana, ma con sempre una vena melodica e rock’n’roll che serpeggia sottostante. Thrash metal potente e cazzuto, squarciato da partiture tipicamente heavy metal. Un esempio è “Fall In Line”, brano dal chorus anthemico nato per essere cantato a squarciagola dal pubblico in sede live. Non mancano le mazzate di violenza belluina, come l’opener “The Awakening”, dal suono più slayeriano degli Slayer stessi e “Black Death”, stilisticamente affine ai primissimi Annihilator. “Marching Off To War” è incalzante, aperta da un riff sinistro che ricorda molto da vicino quello di “Mandatory Suicide”, per svilupparsi poi in una cavalcata alla Overkill. Giusto per ribadire l’influenza che gli Slayer esercitano sui Mindwars, la traccia conclusiva è la cover del classico “Criminally Insane”. Un album impeccabile sotto ogni punto di vista, caratterizzato da brani violentissimi eppure dannatamente catchy.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10