(Revalve Records) Interessante progetto dalla Sicilia: i Mind’s Cove si dedicano a un heavy metal ancorato nell’era classica, ma ben aperto alle evoluzioni (se pure l’heavy metal ne ha avute…) degli ultimi quindici anni. “Drift” è il debut della band e si compone di otto brani. “The Snake Inside” lo classificherei come un heavy oscuro e ruvido, che inclina talora a pattern thrash: un paragone potrebbero essere i Last Frontier o magari i progetti di Bruno Masulli. A tratti frenetica “Sordid Liar”, “Mirrors” può essere invece la power ballad, un brano in cui a tratti irrompe la melodia, ma che resta sempre avvolto da un feeling decadente e tenebroso. Ancora più aperture ‘solari’ in “Loss”, secondo ‘lento’ della scaletta, mentre le chitarre e il cantato assumono un taglio più moderno in “Broken Stones”; la conclusiva “The Desert’s Still Waiting” si sviluppa in crescendo su coordinate alla Metallica di qualche anno fa. Il singer (nonché creatore della band) deve migliorare qualcosa nella resa vocale, ma il risultato è interessante e fa ben sperare per il futuro.
(René Urkus) Voto: 7/10