(AFM Records) Terzo album per l’horror metal band svedese, un album che esce in occasione della loro esibizione al Wacken Open Air 2024, tanto per aggiungere impeto a questa impostazione pomposa! Certo, l’horror metal non è una novità… ma ogni mostruosità affascina e cattura, se poi ci aggiungiamo l’intensa energia scatenata dal quartetto, ecco che questo sound, questo look e questa immagine diventano -nuovamente- attraenti, provocanti, intensi. I Mister Misery, poi, aggiungono la modernità, riuscendo nell’intricato processo di fusione di sonorità giovani con riff classici, metal tradizionale con sonorità ultra futuristiche, melodie heavy e spunti che arrivano al black metal più popolare. Si erige un muro del suono con “Root of All Evil”, un pezzo che dal vivo potrebbe scatenare una devastazione mai vista prima. Heavy, rock, catchy e con un incedere folle con “Erzsébet (The Countess)”; “Eye Of The Storm” è lasciva ma dannatamente energetica, mentre “Hand of Death” combina metallo fin troppo moderno con un senso si malvagità deliziosamente lacerante. Pulsante e tuonante “The Doomsday Clock”, una canzone con richiami nu-metal superlativi… forse il bano che mancherebbe alla colonna sonora del film “La regina dei dannati” del 2002. Seducente “Survival of the Sickest”, tanto violenta quanto epica “Until The End”, contorta “Sinner Or Saint”. In chiusura i suoni moderni di “Ripper”, e la bellissima immersione nei meandri delle tenebre di ”Dark Legacy”. Una dissoluta e perversa manifestazione di succulento sangue da bere o da spargere, orde di vampiri, sano mostruoso orrore, paure ancestrali e terrori profondamente celati nella nostra psiche: è questo che propongono gli svedesi, rivelandosi scatenati, teatrali, avvincenti… palesemente appartenenti alle più profonde cerchie dei dannati.
(Luca Zakk) Voto: 8/10