(Debemur Morti Productions) “Endless” è il secondo album del chitarrista Berg (di Aara) e del multistrumentista nonché cantante Jonny Warren (di Kuyashii) che presentandosi come Modern Rites enunciano il black metal con influenze industrial. “Endless” è pervaso da un’oscurità con picchi malinconici che avvolgono le atmosfere, nelle quali però l’irruenza del genere non viene per nulla mitigata. In un certo senso “Endless” si avvicina molto al black metal della sua prima fase, con caos dirompente e improvvisi squarci melodici nei quali il gelo, venti tempestosi e irrequietezza si fondono in melodie sofferte e truci, raramente catartiche ma spesso apocalittiche. Dopo “prelude”, introduzione all’album, arriva la title track a esporre subitaneamente i tratti cromatici della musica appunto elencati in precedenza. Il brano ha una struttura articolata in quattro macro sezioni nelle quali fluiscono gli elementi tipici del black metal quanto certe sonorità artefatte, in particolare i pattern ritmici, in più ecco i sintetizzatori che espandono le atmosfere. La componente industrial si materializza anche grazie a certe progressioni delle chitarre che sviluppano riff incalzanti, serrati, magari con qualche linea un po’ punk nel mezzo e appunto i ritmi che si abbinano a questo tipo di riffing. Avviene in “Lost Lineage” e soprattutto in “For Nothing” vero esempio di come la fusione industrial e black metal scateni una detonazione imponente.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10