(Nuclear Blast) I pezzi di “Tab” erano pronti e a quanto pare anche registrati ma… La storia del rock è piena di lavori incisi in anticipo sulla prima pubblicazione ufficiale, o di un debut album, di una band. Nel 1991 i Monster Magnet pubblicano “Spine of God” per la Caroline, dopo un EP e un singolo. “Spine of God” pian piano diede la fama necessaria alla band del New Jersey, la quale supportò l’album girando gli USA per una serie di concerti insieme a una grunge band di Seattle, i Soundgarden. Ottenuto un contratto con la A&M Records, i Monster Magnet pubblicarono questo secondo EP, il quale presentava materiale di fatto già pronto e che avrebbe potuto essere il primo full length di sempre, oltre a chiudere definitivamente la collaborazione con la Caroline Records . La title track è una lisergica scampagnata di oltre trentatre minuti. “25” ne dura quasi tredici ed è un cavalcata dalla forma libera, con un riff reiterato e una dannata e battente sezione ritmica. “Longhair”, autentico psycho folk, e “Lord 13”, eseguita dal vivo, completano con oltre dodici minuti totali, un (falso)EP da ben cinquantasette minuti. Tempo che trascorre attraverso suoni mai davvero brillanti, un po’ inscatolati, underground ma sovraccarichi di ogni diavoleria elettronica e armonica. La batteria di John Kleiman è naturale: ossuta, nuda, priva di accorgimenti da trigger. Le chitarre si lanciano poi in suoni densi, totemici e interstellari. Con “25” si va in orbita e non lontani dalla costellazione Hawkwind. “Tab” è l’album rimasto nel cassetto, destinato a riemergere con una bellezza grezza ma autentica.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10