(Century Media) Uno dei termini maggiormente usati a sproposito quando si parla di underground musicale è sicuramente “cult band”. Questa definizione dovrebbe essere assegnata a gruppi seminali nel proprio genere, ma poco conosciuti ai più, diventando così materiale per collezionisti incalliti, disposti a spendere cifre esorbitanti per assicurarsi delle chicche altrimenti difficilmente reperibili. Capita spesso, però, che qualsiasi band dallo scarso spessore artistico, passata inosservata in passato, venga ripescata anni dopo, grazie alla moda del revival, facendo si che qualsiasi demo mal registrato in cassetta, possa diventare oggetto di culto. Per i Morbid Saint il discorso è differente: non si spiega come una band davvero valida sotto ogni profilo come questo quintetto proveniente dal Winsconsin sia passata praticamente inosservata all’epoca del loro debutto “Spectrum Of Death”. Il thrash metal proposto dai Morbid Saint è di qualità sopraffina, riuscendo a coniugare una violenza esecutiva inaudita con una buona preparazione tecnica. I fans di Slayer, Dark Angel e primissimi Kreator non dovrebbero lasciarsi scappare questa chicca, ormai introvabile nella versione originale, ma ora ristampato dalla Century Media e ricco di bonus tracks. Oltre al debut album, infatti, troviamo il rough mix del lavoro successivo, mai uscito ufficialmente, intitolato “Destruction System”, dove i brani si fanno più evoluti ed elaborati, non perdendo però un grammo della furia che caratterizzava il primo album. Sono presenti, inoltre, alcune demo version dei brani del secondo album, leggermente più veloci e grezze rispetto al rough mix, ma già estremamente apprezzabili. Come se non bastasse, sono presenti anche quattro brani relativamente nuovi, registrati tra il 2010 e il 2011, che si mantengono stilisticamente in linea con quanto proposto agli esordi. Una band che sicuramente meritava maggior fortuna. Assolutamente da riscoprire!
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10