(Chaos Records) L’etichetta messicana Chaos Records è da sempre votata al death metal e dunque pubblica il debut album dei milanesi Morbus Grave, formazione incastrata nel suddetto genere e in giro da diversi anni, con qualche pubblicazione avvenuta già in passato. La Chaos Records adora le band che suonino il genere senza compromessi e il suo vessillo su “Lurking Into Absurdity” è tutto un programma. Sono queste infatti atmosfere lugubri, qualche rallentamento dai toni doom e chitarre che spesso lacerano l’atmosfera edificando dei fraseggi, come melodie che sovrastano un riffing decadente oppure infernale. L’oscurità pervade i pezzi come un’ambientazione dimessa e avvolta da maledizioni. Senza volere tirare in ballo grossi nomi del genere e soprattutto di quello delle origini, i Morbus Grave sono ottimamente calati in questa visione del death metal. L’ascoltatore vola ai primordi del genere con questo album, precisamente a quando certe melodie fremevano di orrore, inquietudine, come anche di gotico e di horror ovviamente. Questo clima satura l’album e lo rende una vera creatura del death metal. Proprio la canzone “Morbus Grave” è una palese rappresentazione di quanto scritto. Bravi i Morbus Grave nelle fasi lente, negli scorci sepolcrali, quanto volutamente e consapevolmente acerbi nei passaggi veloci che in tal modo risultano così più selvaggi e sfrenati del previsto.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10