(autoproduzione) Il secondo lavoro dei Mordkaul è un manifesto dedicato al melodic death metal, quello privo di stucchi però e primordiale. Infatti i belgi suonano con una certa energia, irrobustiscono i pezzi con un buon tenore ritmico dato non solo dai pattern della batteria, quanto da riff che spesso ritmano in maniera netta. Sono potenti ma agili i Mordkaul e tuttavia in questi cinque pezzi, appaiono come una fusione tra At The Gates e Morbid Angel. Se dei primi la band ne prende il sound agile, graffiante, ovviamente di puro stampo melodic, dei secondi si nota come certi percorsi melodici vadano a cadere verso quelle melodie fiere, inesorabili, maestose quanto sinistre. Si ascolti per esempio almeno la prima parte di “For I Am Machine”, a conferma della tendenza sottile ma ben rintracciabile della band americana in una manciata di pezzi dei belgi. Poco più di ventitré minuti – la band dichiara che questo è un album, andrebbe però considerato come un EP – ben sfruttati, concepiti e dunque suonati in modo concreto dai Mordkaul e mixati e masterizzati da un totem del melodic death metal svedse, Dan Swanö. Il primo album “Dress Code: Blood” è disponibile QUIed è stato pubblicato dall’italiana Wormholedeath Records.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10