(GlobMetal Promotion) Decisamente pochine le informazioni in rete (almeno in alfabeto latino) sui Morguenstern, band russa fondata già nel 2001, ma subito scioltasi per riformarsi solo l’anno scorso e pubblicare quindi il debut. Chi dalla copertina si aspettasse una sorta di heavy’n’roll dai toni horror, o magari un heavy/punk scanzonato e caciarone, è decisamente fuori strada: la band suona un gothic molto tastierato, certamente con qualche spunto horror, ma che vira magari più verso toni elettronici che d’atmosfera. Quanto ai testi, essendo tutti i brani in russo, non so darvi alcun ragguaglio. Ecco, se volessimo fare un paragone, potremmo dire che i Morguenstern sono per il gothic ciò che i Powerwolf sono per il power: una band che prende i cliché del rispettivo genere, scherza un po’ con atmosfere fumettistiche, e centrifuga il tutto in un insieme certo accattivante, ma che alla lunga stanca un po’. La prestazione della cantante e tastierista Morgana è certamente dotata della giusta carica sensuale, la produzione è pulita e diversi pezzi hanno un approccio catchy e immediato: tuttavia il disco non decolla mai veramente, finendo per risultare un po’ di maniera. Con i titoli in cirillico un track-by-track mi sembra decisamente superfluo: cito soltanto, dato che ha un titolo breve (!), l’energica “Krov” e il suo bel ritornello. Un disco ‘esotico’, che – credo – in Europa occidentale finirà soltanto nelle mani di qualche collezionista.
(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10