(Pure Underground Records) Fra le poche, pochissime classic heavy metal band austriache, i veterani Mortician danno dopo sei anni un seguito al discreto “Shout for Heavy Metal”; importante novità è il cambio di singer, con il microfono ora affidato al tedesco Twain Cooper. In generale, trovo i mitteleuropei ancora più cattivi e oscuri rispetto al passato… lo testimonia da subito la coppia di testa, la muscolare “Inmates” e l’involuta e thrasheggiante “Spiral of Death”, in cui Twain passa talora a un cantato gracchiante alla Udo. Più classicamente acceptiana “Titans of Rock”, e anche “Screamer” ha un andamento sostenuto, da Priest post-reunion. “Rebel Heart”, dal canto suo, costituisce una sgroppata così vintage da fare quasi tenerezza, e anche la conclusione della scaletta presenta un heavy metal rock fracassone e da birreria, “You can’t stop Rock’n’roll”, che poco si adatta al resto del disco. “Titans” ne viene fuori un po’ incerto, diviso fra molte influenze, non in sé disprezzabile, ma certamente migliorabile.
(René Urkus) Voto: 6,5/10