(Iron Bonehead Productions) I ritorni che non ti aspetti… a più di due lustri di distanza dal precedente lavoro, per la leggendaria Cold Dimensions, ecco arrivare il terzo album del duo germanico. Ed è subito alta scuola black, con un’intro finalmente degna di questo nome, a tutti gli effetti una traccia e non uno sterile riempitivo. Incredibile constatare come certe atmosfere e certi suoni spossano rimanere inalterate nei decenni, conservando una malignità ed un’oscurità di fondo davvero molto profonde. Se non lo sapessi, giurerei che questo album è stato registrato nei primi anni 2000! Otto tracce furiose, con un sacco di cambi di tempo e con atmosfere sulfuree, un cui il cantato la fa da protagonista, in cui la batteria avrebbe i favori di Frost dei Satyricon. Selvaggi, imprevedibili e navigati, questi musicisti hanno dimostrato che letteralmente la classe non è acqua. A monito del 90% dei gruppi odierni che ‘pensano’ di saper suonare black metal.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10